Nuovi media filo-russi in Italia: il caso Krisis.info e le posizioni della sua fondatrice

Il 16 Novembre del 2024 é stata presentata a Milano la nascita di Krisis, una nuovo sito web di politica internazionale fondato della giornalista e docente universitaria Elisabetta Burba.  Questa nuova rivista dichiara di dedicarsi “all’analisi delle politiche globali, in particolare alle crisi internazionali” sulla base di “un’analisi rigorosa e indipendente, che rifugga da logiche di parte o semplificazioni ideologiche“[1].

Prima di Krisis.info, Elisabetta Burba ha curato il libro “Guerra in Ucraina”, uscito a Novembre del 2022 (AA.VV. 2022, Sandro Teti Editore) [2], di cui scrive la nota introduttiva e a cui partecipa con due articoli: il libro presenta opinioni fortemente anti-Occidentali, in particolare contro la NATO, gli Stati Uniti e l’Unione Europea, si vedano ad esempio il pezzo sulla NATO quale braccio armato “dell’impero americano” [3] e il pezzo “La NATO S.P.A.” [4] scritti da Fabio Mini, o anche “L’ipocrisia dell’Occidente, che crea deserti e poi li chiama pace” [5] di Luciano Canfora.

Le argomentazioni utilizzate in questi contenuti rientrano in alcune delle principali narrative strategiche filo-Cremlino (per un approfondimento si veda la nota [6]), in particolare contro la NATO, che viene presentata come “uno strumento di interventismo occidentale, sotto il controllo degli Stati Uniti” e di “accerchiamento della Russia”. A questa si aggiunge la narrativa di un Occidente “decadente “ e determinato a imporre il proprio modello di democrazia in tutto il mondo.

Analizzando i contenuti firmati dalla Burba nel libro edito da Sandro Teti Editore, l’utilizzo di narrative filo-Cremlino dell’autrice si amplia e offre all’analisi una misura di valutazione della sua posizione ideologica: il primo contenuto tratta del coinvolgimento della Chiesa Ortodossa ucraina nella guerra per “procura religiosa”, un coinvolgimento che, dal punto di vista della Burba deriva dallo scontro politico globale, in cui la guerra in Ucraina altro non sarebbe che una proxy-war che vede da una parte gli Stati Uniti e l’Unione Europea e dall’altra la Russia [7].

Il secondo pezzo invece guarda alla politica interna dell’Ucraina e nello specifico a quello che la Burba definisce “ipernazionalizmo ucraino” e che descrive metaforicamente come “quel coltello piantato nella schiena del popolo” [8].

L’incontro di presentazione del libro “Guerra in Ucraina”, avvenuto il 3 Dicembre del 2022, è stato recensito dalla TASS, l’agenzia di stato russa, che descrive il volume come una raccolta di articoli in grado di offrire una “prospettiva più ampia sul conflitto” e, sottolinea, di guardare ai fatti storici e di natura sociale in modo diverso dai Media Occidentali, colpevoli di distorcere questi eventi.[9].

La recensione della TASS riporta quanto espresso nella nota introduttiva, in cui Burba sostiene che il volume dai lei curato è stato scritto nell’idea di un mosaico composto da più opinioni proprio per fornire un’analisi quanto più oggettiva e imparziale dei fatti nella guerra in Ucraina; dichiara inoltre che il volume rigetta l’approccio ideologico ed esclude le dicotomie bianco/nero e buoni/cattivi [10].

Ovviamente non è sufficiente la negazione della visione di parte e ideologizzata delle tematiche trattate, in favore di una presentazione che si autodefinisce “oggettiva e comprovata” degli eventi, per confermare al pubblico una posizione neutrale. In realtà anzi, sia il volume “Guerra in Ucraina” che il nuovo media Krisis.info non sfuggono all’analisi e al debuking della mole, potremmo definire quasi standardizzata, della dezinformacija di cui si fanno veicolo.

Il media Krisis.info

Il media Krisis.info è anch’esso presentato come una “rivista online italiana che offre informazione approfondita, indipendente e libera da pregiudizi, rifiutando gli schieramenti ideologici” e in grado di presentare una pluralità di punti di vista [11].

Il comitato scientifico di Krisis.info ad oggi è composto da 11 persone, 10 appartenenti al comitato etico-scienfico, più l’editore e il direttore responsabile, entrambi i ruoli ricoperti dal Elisabetta Burba [12]. Lei stessa è la fondatrice di Krisis.info, oltre ad essere l’autrice di alcuni articoli presenti nel sito.

I primi quattro articoli pubblicati nel sito web Krisis.info sono: “Maidan, l’origine nascosta della guerra in Ucraina” di Ivan Katchanovski, datato 1 Ottobre 2024 [13]; “Vaticano e Ustascia: ambiguità e cautele diplomatiche nello scontro cattolici-ortodossi” di Paolo Zanini, datato 2 Ottobre 2024 [14]; “Io, storico croato, non riesco a capire l’odio Ustascia contro serbi, ebrei e rom” di Elisabetta Burba, datato 4 Ottobre 2024 [15]; e “Il complesso militare-industriale USA: dalla Seconda guerra mondiale all’Ucraina” di Giacomo Gabellini, datato 7 Ottobre 2024 [16].

Le tematiche affrontate sono varie, presentate come punti di vista in cui spiccano però ulteriori narrative filo-Cremlino, come ad esempio la necessità di una transizione da un ordine mondiale unipolare a un ordine multipolare più giusto. Si legge che “[…] il mondo sta attraversando cambiamenti epocali. Dopo oltre tre secoli di dominio militare, economico e culturale, il primato dell’Occidente è oggi pesantemente messo in discussione. Nuovi attori si stanno affermando sulla scena mondiale (come la Cina, la cui economia supera del 20% quella degli USA) e rivendicano un ruolo da protagonisti, creando inedite alleanze. Una fra tutte, i BRICS.”[17].

Esplorando il sito, ci si imbatte nella pagina dei Temi, suddivisa in varie categorie: BRICS, De-Dollarizzazione, NATO, Nichilismo ed Egemonia USA. La promossa imparzialità della rivista e dei suoi autori viene anche qui indebolita da un evidente schieramento ideologico filorusso, nonostante le premesse indicate nella mission e reiterate più volte: “il sito si propone di informare i lettori in modo completo e approfondito sulle crisi internazionali. Scopo che intendiamo perseguire senza padroni, senza referenti politici e senza finanziatori né occulti né palesi” [18].

Nei contributi alla testata si fa ricorso a fonti allineate alle posizioni del media: in un recente articolo sulla situazione in Georgia, pubblicato in data 1 dicembre 2024, Burba intervista il docente Aldo Ferrari, esperto di Storia dell’Eurasia, per spiegare ai lettori le ragioni delle proteste in corso a Tiblisi [19]. Ferrari sostiene che: “ Il Parlamento europeo e in generale tutti gli organi politici europei, ma anche la stragrande maggioranza dei media, rifiuta l’esito delle elezioni georgiane. E lo rifiuta pregiudizialmente, invitando al boicottaggio e a scendere in piazza” [20].

Si tratta di una visione presentata in maniera parziale e capziosa: è bene sottolineare che dubbi da parte dei politici europei su come si sono svolte le elezioni in Georgia sono stati sollevati lecitamente e, diversamente da ciò che dichiara Ferrari, le espressioni di vicinanza ai cittadini Georgiani non possono essere tradotte in un “invito al boicottaggio e alle proteste di piazza”. Ma Ferrari è netto sul presunto ruolo dell’Unione Europea nell’attuale situazione della Georgia: “c’è chiaramente, a mio giudizio, una finalità, una modalità ricattatoria da parte dell’Unione Europea” e ancora “l’Unione Europea soffia sul fuoco” [21]. Tali affermazioni sono di fatto intepretazioni di parte ed eccessive rispetto alla reale posizione espressa dall’Unione Europea, unico attore “dei fatti in Georgia” preso in esame in termini critici da Ferrari e Barba, che trascurano o minimizzano in maniera giornalisticamente inadeguata ma ideologicamente opportuna il ruolo della Russia.

Nell’intervista di Barba infatti, il peso della Russia viene sostanzialmente sminuito e marginalizzato ai soli territori dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud e menzionato per ribadire come i media occidentali non tengono conto che “la maggioranza dei georgiani vota per Sogno Georgiano anche perché ha una posizione chiarissima contro la guerra. E normalmente questa posizione viene sbeffeggiata dai media occidentali che parlano di paranoia, di falsificazione, di invenzione di un fronte della guerra che in realtà non esisterebbe” [22].

Ancora, alcune considerazioni di Ferrari sono tese a smentire il ruolo molto influente della Russia nelle questioni interne della Georgia, un ruolo che in realtà si limiterebbe a quello di partner commerciale. Si nega che i georgiani e il partito Sogno Georgiano possano essere filorussi. Su questo Ferrari riporta che: “I georgiani sono tutti filo-europei. Non c’è nessuno che voglia ritornare con la Russia, sotto la Russia, nella Russia, accanto alla Russia, nessuno”; e ribadisce che: “Il partito Sogno Georgiano non è un partito filorusso”[23].

Tuttavia una dichiarazione così netta non sembrerebbe concordare con chi già dal 2022 poneva l’attenzione sul fatto che: “[…] nonostante Sogno Georgiano sia cauto nel trattare con la Russia, rimane difficile capire la motivazione di azioni e di una retorica così fortemente anti-Occidentale” [24].

In conclusione, sulla base dei contenuti pubblicati dal media, delle opinioni espresse dagli autori, sulla evidenza di controprove storiche e storiografiche a determinate affermazioni e di debunking ormai consolidati da anni, e sulla base di quanto analizzato sopra in riferimento al libro “Guerra in Ucraina” della fondatrice della rivista, Elisabetta Burba, nonché sulla base della visione e della missione della rivista Krisis, le dichiarazioni di imparzialità sembrerebbero di fatto non trovare una effettiva corrispondenza nella natura e nelle modalità con cui gli articoli sono proposti ai lettori. Questo dovrebbe far dubitare degli obiettivi di questa presunta “informazione imparziale e quanto più oggettiva” che Elisabetta Burba dichiara sia per la rivista online di Krisis sia per il libro “Guerra in Ucraina”. In considerazione di quanto emerso quindi, è ragionevole sostenere che Krisis.info possa essere inserito nell’esteso e variegato ecosistema di influenza russa in Italia.

 

Note

[1] Notizia Askanews: https://askanews.it/2024/11/13/nasce-krisis-lonline-per-una-nuova-prospettiva-su-crisi-globali/
[2] AA.VV. Volume a cura di Elisabetta Burba, 2022. Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena. Sandro Teti Editore
[3] Mini Fabio in AA.VV. Volume a cura di Elisabetta Burba, 2022. Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena, Sandro Teti Editore
[4] Ibidem
[5] Canfora Luciano in AA.VV. Volume a cura di Elisabetta Burba, 2022. Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena, Sandro Teti Editore
[6] Germani L.S., Ramunno G., Crippa L., e Filisto C.J., 2023. Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO, le politiche estere e di sicurezza dell’Occidente, e i rischi di guerra nucleare. II Rapporto Analitico. Research paper. Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici. Disponibile al link: https://fondazionegermani.org/2-report-analitico-dezinformacija-nato-sicurezza-rischio-nucleare/
[7] Burba Elisabetta in AA.VV. Volume a cura di Elisabetta Burba, 2022. Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena, Sandro Teti Editore
[8] Ibidem
[9] https://tass.ru/obschestvo/16496807 Vedi anche: https://www.sandrotetieditore.it/wp-content/uploads/Tass_RU_presentaz3dic22.pdf
[10] Burba Elisabetta in AA.VV. Volume a cura di Elisabetta Burba, 2022. Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena,  Sandro Teti Editore
[11]  https://krisis.info/it/benvenuti-su-krisis/
[12]  https://krisis.info/it/chi-siamo/
[13] Articolo online disponibile al link: https://krisis.info/it/2024/10/aree/europa_ex_sovietica/ucraina/maidan-lorigine-nascosta-della-guerra-in-ucraina/
[14] Articolo online disponibile al link: https://krisis.info/it/2024/10/dossier/jasenovac/vaticano-e-ustascia-ambiguita-e-cautele-diplomatiche-nello-scontro-cattolici-ortodossi/
[15] Articolo online disponibile al link: https://krisis.info/it/2024/10/dossier/jasenovac/storico-croato-incomprensibili-le-atrocita-ustascia-nel-lager-di-jasenovac/
[16] Articolo online disponibile al link: https://krisis.info/it/2024/10/temi/egemonia-usa/storia-del-complesso-militare-industriale-statunitense/
[17]  https://krisis.info/it/benvenuti-su-krisis/
[18]  Ibidem
[19]  https://krisis.info/it/2024/12/aree/eurasia/georgia/aldo-ferrari-perche-la-georgia-si-spacca-agenda-lgbt-ma-anche-guerra-russia-ed-economia/
[20]  https://krisis.info/it/2024/12/aree/eurasia/georgia/aldo-ferrari-perche-la-georgia-si-spacca-agenda-lgbt-ma-anche-guerra-russia-ed-economia/
[21]  https://krisis.info/it/2024/12/aree/eurasia/georgia/aldo-ferrari-perche-la-georgia-si-spacca-agenda-lgbt-ma-anche-guerra-russia-ed-economia/
[22] https://krisis.info/it/2024/12/aree/eurasia/georgia/aldo-ferrari-perche-la-georgia-si-spacca-agenda-lgbt-ma-anche-guerra-russia-ed-economia/
[23] https://krisis.info/it/2024/12/aree/eurasia/georgia/aldo-ferrari-perche-la-georgia-si-spacca-agenda-lgbt-ma-anche-guerra-russia-ed-economia/
[24] Gente Regis, 2022. Broken Dream: The oligarch, Russia, and Georgia’s drift from Europe. Policy  Brief. European Council on Foreign Relations. Disponibile al link: https://ecfr.eu/publication/broken-dream-the-oligarch-russia-and-georgias-drift-from-europe/
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